La chiesa di Maria Santissima del Soccorso di Giffone dai documenti del 1648

Le prime notizie certe sulla parrocchia di Maria Santissima del Soccorso di Giffone si possono trovare nel libro dei battesimi con i documenti che cominciano dal 23 settembre 1648 al 20 ottobre del 1654, conservato nella chiesa. Registro dei battezzati decorrenza dall’anno 1668 all’anno 1684, matrimoni celebrati decorrenza dall’anno 1692 all’anno 1740, registro battesimi dall’anno 1736 all’anno 1750. Nell’anno 1668 si registra il battesimo della nobile Olimpia Antonia Marzia figlia del Magnifico U.J.D. Antonio Milano, e il battesimo di Giovanni Cesar Luigi figlio del Magnifico Tommaso di Aquino, parroco Don Alessandro Mercuri (Alessantius Mercurius). Nei documenti del 1673 troviamo il Magnifico Giuseppe de Francho e Don Giuseppe La Roccella, nel documento del 1700 il maestro (magist) Silvestro Jaconis e nel 1736 l’insegnante (magister) Domenico Mandaglio. Nel documento del 1740 si parla di U.J.D. Alessandro Lo Pozzo. Nell’atto del 1741 nella chiesa Motta Giffonis viene battezzato Paolo Pasquale figlio legittimo di Giuseppe La Rosa e Caterina Jaconis, padrino Magnifico Pasquale Spagnolo, Arciprete Don Domenico Leonardo Giovinazzo.

La chiesa ha una facciata semplice ma imponente, presenta un’unica e ampia navata, con un interessante tetto con travi in legno a vista, la parte più pregevole senza dubbio è l’altare centrale. Lungo l’unica navata e il resto del transetto, si conservano inoltre numerosissime statue devozionali, opere di rilievo: Statua di Maria Santissima del Soccorso (opera dello scultore Domenico De Lorenzo), la statua di San Bartolomeo Apostolo patrone di Giffone (RC) opera dello scultore Domenico De Lorenzo (della fine del Settecento), della Madonna del Carmelo e di San Giuseppe (opera dello scultore Domenico De Lorenzo). 

Vecchio timbro di Maria Santissima del Soccorso

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Statua di Maria Santissima del Soccorso di Giffone.

DOCUMENTI STORICI

I primi documenti sulla chiesa di Giffone, cominciano dal 23 settembre 1648 al 20 ottobre del 1654.

Documento del 1668 firma dell’Arciprete Emmanuele de Francho, i Cappellani Don Nunzio Mercuri-o e Don Giuseppe La Roccella.

Firma del Parroco Don Antonio Giovinazzo 1738.

Registro dei battezzati decorrenza dall’anno 1668 all’anno 1684.

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Nei documenti del 1673 troviamo il Magnifico Giuseppe de Francho e Don Giuseppe La Roccella

Documento del 1670 firma dell’Arciprete Emmanuele de Francho. Il primo parroco della chiesa di Santa Maria del Soccorso di Giffone, fu Don Domenico Nesci di Cinquefrondi, Sacerdote molto vicino alla famiglia dei Marchesi Giffone.

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Registro matrimoni celebrati decorrenza dall’anno 1692 all’anno 1740.

Firma dell’Arciprete economo D. Nicola Raschellà (dal 1717 al 1749).

Registro battesimi dall’anno 1736 all’anno 1750.

Documento del 1759, Arciprete D. Leonardo Domenico Giovinazzo (dal 1750 al 1765).

Firma dell’Arciprete D. Leonardo Domenico Giovinazzo (dal 1750 al 1765). Nella chiesa Motta Giffonis viene battezzato Paolo Pasquale figlio legittimo di Giuseppe La Rosa e Caterina Jaconis, padrino Magnifico Pasquale Spagnolo.

Firma dell’Economo Don Fortunato Manfroce 1760.

Firma dell’Arciprete economo D. Nicola Raschellà (dal 1717 al 1749) e di d. Pasquale Spagnolo.

Firma dell’Arciprete D. Giuseppe Maria Spagnola (dal 1766 al 1802).

Firma dell’Arciprete D. Michelangelo Chizzoniti (dal 1803 al 1809).

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Giffone (RC), paese che non può vantare origini antichissime.

Francesco Giffone aveva ereditato da suo padre Don Giacomo il feudo di Cinquefrondi con tutte le terre ad esso annesse era il 1685.

Cominciò a governare a 20 anni, era signore di Morogallico e Marchese di Cinquefrondi, nel 1695 all’età di 30 anni il Giffone aveva fatto costruire una palazzina in una località boschiva, dove la sua famiglia ci andava nel periodo estivo, per sfuggire al caldo del feudo di Cinquefrondi e per il divertimento della caccia.

La località boschiva era distante da Cinquefrondi di oltre sei miglia, l’aria era salubre e ricca di acqua, dai paesi limitrofi erano giunte intere famiglie di boscaioli con la certezza di un lavoro, il suo signore Francesco la resa ricca di molti edifici e le ha dato il nome del suo Casato, Giffone.

L’atto di nascita ufficiale della nascita di Giffone porta la data del 1695, anno in cui Don Francesco Giffone ottenne dal vescovo di Mileto Mons. Ottavio Paravicini il permesso di costruire una chiesa.

Il piccolo nucleo abitato cominciava a crescere, sia la palazzina che la chiesa, furono costruite in breve tempo. Non è stato pertanto necessario lasciar trascorrere molto tempo prima che Don Francesco Giffone supplicasse il Vescovo di Mileto perché la chiesa di Maria Santissima del Soccorso venisse elevata a parrocchia.

Don Francesco Giffone di Aragona, Marchese di Cinquefrondi, abitante nella predetta Motta Giffone.

Il Reliquario di S. Bartolomeo – Giffone

Pochi sono i comuni calabresi nei quali è presente, quanto vivo, il culto di San Bartolomeo. Addirittura per contarli sono più che sufficienti le dita di una mano.

Solo a Giffone, però, la devozione a San Bartolomeo ha assunto carattere di popolarità. L’atto di nascita ufficiale del paese di Giffone porta la data del 1695, anno in cui il suo fondatore il Marchese di Cinquefrondi Francesco Giffone chiese al Vescovo che venisse costruita una chiesa.

Si ritiene che il culto di San Bartolomeo sia arrivato nel piccolo centro abitato, tramite qualcuno dei numerosi forestieri che si sono trasferiti a Giffone per lavoro. Non è poi da scartare l’ipotesi che a portare fin nel nuovo centro il culto di San Bartolomeo sia stato qualcuno dei frati cappuccini, che dimoravano nel vicino convento di ”Sant’Elia” di Galatro, dalla contrada ”Cubasina” (dove dimorava la famiglia Guerrisi) fino a Giffone la distanza è brevissima.

Il nome del Santo compare nei documenti di Giffone per la prima volta il 28 luglio del 1760, dove si annota che l’altare maggiore della chiesa è dedicato a Santa Maria del Soccorso ed a San Bartolomeo Apostolo – Patrono.

Anche se il calendario liturgico fissa la festa di San Bartolomeo al 24 agosto, da sempre a Giffone, il Santo Patrono viene solennemente festeggiato il 25 agosto, secondo un’antica tradizione, tale giorno arriva nel paese di Giffone la statua del Santo. 

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Statua di San Bartolomeo Apostolo patrone di Giffone (RC) opera dello scultore Domenico De Lorenzo (della fine del Settecento)

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D. O. M.

Franciscus Giffonus

Ex antiquissimis Ierfuni, Turturae

et Aietae Dominis;

IV Quinquefrondesium Marchios;

Huiuis Oppidi Giffoni primus

Dominus, et istitutor;

Principium a superis auspicatus;

Una cum amatissimo Padre Jacobo;

B. Mariae Virgini Templus sacrat:

Eius Praesidio, Ope, Auspiciis;

Novi incolae, nova aedificia, pecudes, praedia;

Incolumia sunto.

A.D. 1695

D.O.M. Francesco Giffone. Dai più antichi Signori di Ierfuni, Turtura e Aieta; 4° Marchese di Cinquefrondi; Giffone fu il primo signore e fondatore di questo paese; Un principio favorito dall’alto; Insieme all’amato Padre Giacomo; B. Il Tempio della Vergine Maria consacrata: la sua protezione, aiuto e auspici; Nuovi abitanti, nuovi edifici, bestiame, fattorie; Sono al sicuro.  A.D. 1695

Il Presidente dell’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi, ringrazia Simone Raso, don Carlo Guerrisi e il Sacerdote don Salvatore Tucci.

Dai registri della chiesa di Maria Santissima del Soccorso siamo informati che dal 1648 a oggi furono successivamente parroci;

  • Domenico Nesci parroco di Cinquefrondi (1648)
  • Emmanuele de Francho (1670-1716)
  • Nicola Raschellà (1717-1749)
  • Leonardo Domenico Giovinazzo (1750-1765)
  • Giuseppe Maria Spagnolo (1766-1802)
  • Michele Chizzoniti (1803-1809)
  • Francesco Miceli (1810-1825)
  • Antonio Pasquale (1825-1828)
  • Michele Drago (1828-1830)
  • Paschali Raffaeli (1830-1834)
  • Rocco Garigliano (1834-1838)
  • Michele Drago (1838-1852)
  • Domenico Antonio Licopoli (1852-1860)
  • Michele Drago (1861-1885)
  • Giacomo Pugliese (1886-1895)
  • Michelangelo Cirillo (1896-1904)
  • Giuseppe Belcastro (1905-1945)
  • Antonio Surace (1946-1948)
  • Antonio Maccarone (1948-1954)
  • Domenico Bellissimo (1954-1955)
  • Eugenio Anile (1955-1966)
  • Antonio Ritorto (1966-1977)
  • Rosario Badolato (1977-2002)
  • Domenico Zurzolo (2002-2005)
  • Giuseppe Sabato (2005-2015)
  • Salvatore Tucci (2015-presente)

1) ARTICOLO TIMBRI DEL 1800

2) La chiesa di San Michele Arcangelo di Cinquefrondi

3) La nobile famiglia Giffone

4) Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti, libro documento.

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