FONTI PRIMARIE SU HUGO DE PAGANIS MAGISTER MILITIAE TEMPLI PRIMUS

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Non esiste una biografia conosciuta di Hugues de Paganis, né gli scrittori successivi citano una biografia di questo tipo. Nessuna delle fonti sulla sua carriera successiva fornisce dettagli sui suoi primi anni di vita. Le informazioni sono quindi scarse e incerte; Gli abbellimenti dipendono in parte da documenti che potrebbero non riferirsi allo stesso individuo, in parte da storie scritte decenni o addirittura secoli dopo la sua morte.

La più antica fonte che descrive in dettaglio l’origine geografica del futuro Gran Maestro è la traduzione in francese antico della Storia degli eventi al di là del mare di Guglielmo di Tiro, datata al 1200 circa. Il testo latino in realtà lo chiama semplicemente Hugo de Paganis, una pagina dai diari sulla vita del Pontefice Gelasio II « […] il confratello italiano Hugo de Paganis, dalla città di Nocera vicino Salerno. », Heinrich Pantaleon scrive qui erat 1130 Hugo de Paganis Templariorum militum Hierosolymis primus magister. Il genealogista Filiberto Campanile, documento della Trinità di Venosa, Pagano dè Pagani con la sua consorte Emma Signori di Forenza, dalla loro unione nasce Ugone e Disigio. Ugone nell’anno 1117, sotto il Pontificato di Gelasio II, passando in Gerusalemme. Le fonti dell’Abbazia di Saint Benoit dal libro di San Bernardo di Chiaravalle: Questo Conte Ugo non è il Gran Maestro dei Cavalieri Templari al quale San Bernardo rivolse un’esortazione per i soldati di quell’Ordine; come si può dedurre dal racconto di Guglielmo di Tiro nella sua Storia della Crociata, Libro XII, Capitolo VII, dove dà il cognome di dei Pagani al Gran Maestro del Tempio. Lo storico del Seicento, Marco Antonio Guarini nato a Ferrara (1570-1638), riporta nel suo libro “Compendio Historico” , che Ugo dei Pagani è stato tumulato nella chiesa di San Giacomo a Ferrara,  ma la traduzione francese di Paulin Paris, datata 1879, lo descrive come Hues de Paiens delez Troies (“Ugo di Payens vicino a Troyes”) un riferimento al villaggio di Payns a circa 10 km da Troyes, in Champagne (Francia orientale).

Nei documenti del 1085-90 in Champagne-Francia orientale, Hugo de Pedano, Montiniaci dominus è menzionato come testimone di una donazione da parte del conte Hugo di Champagne, indicando che l’uomo aveva almeno sedici anni a questa data – e quindi nato non più tardi del 1070. Lo stesso nome appare su un certo numero di altre carte fino al 1113 relative anche al conte Ugo di Champagne, suggerendo che Hugo de Pedano o Hugo dominus de Peanz fosse un membro della corte del conte.

La maggior parte delle fonti primarie di informazione sulla sua vita sono presentate in latino o nella lingua francese medievale. Fonti latine lo chiamano Hugo de Paganis. In francese il suo nome di solito appare come Hugues de Payens o Payns. La sua prima apparizione certa nei documenti è sotto il nome in parte latino e in parte francese di Hugo de Peans (1120-1125; dettagli di seguito). Nelle opere inglesi appare spesso come Hugh de Payns, in italiano a volte come Ugo de’ Pagani.

ORDINE DEI TEMPLARI

Nell’anno 1118 l’ordine dei Templari prende il nome dal tempio di Salomone. Gli Ospedalieri di S. Giovanni di Gerusalemme o Gerosolimitani o di Malta prendono il nome fin dal 1020 dall’ospedale di Gerusalemme, la cui chiesa era intitolata a S. Giovanni Battista, edificato dai mercanti amalfitani (Giovanni Villani intorno li anni di Cristo 1120, lib. IV, cap. 23). Il Sovrano Militare ordine di Malta trae le sue origini dall’antica confraternita di monaci, che sotto la guida di Geraldo Sasso di Scala (1040 c. – † Gerusalemme 1120, originario di una nobile famiglia di Amalfi), ospitavano i pellegrini che giungevano a Gerusalemme. Tale attività ebbe inizio attorno al 1020, Geraldo fondò l’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme e nel 1113 fu il Gran Maestro. Alla fine del 1099 cade Gerusalemme: il trono viene offerto a Goffredo di Buglione da un “consesso anonimo di monaci provenienti dalla Calabria”; pur declinando l’offerta, Goffredo (Advocatus Sancti Sepulchri – difensore del Santo Sepolcro), fa costruire sul Monte Sion un’abbazia fortificata che assume il nome del luogo e che viene assegnata ai personaggi che gli hanno offerto il trono (Ordine dei Canonici regolari del Santo Sepolcro di Gerusalemme 1099Guerricius-Guerrisius Canonicus regularis in templo Dni).

Nel 1118 il re Baldovino II di Gerusalemme dà ai “poveri cavalieri di Cristo” alcuni locali del palazzo reale, situato in prossimità del Tempio di Salomone. Pochi anni dopo due di loro lasciano la Palestina e incontrano Papi e Regnanti: Bernardo ne scrive la regola, e il “piccolo” Ordine dei Templari passa da 9 a centinaia di uomini e poi a decine di migliaia, i Templari degli inizi: erano solo 9 uomini, 9 “monaci-guerrieri”, per difendere le strade dell’intera Palestina (Bernardo di Chiaravalle parente di Hugo de Paganis).

Frans Mennens e Pietro Salvioni “Militarium ordinum origines” 1623 Templariorum Hugo de Paganis e Graufredus 

Il cronista Simon di Saint Bertin, contemporaneo agli eventi, documenta la nascita del gruppo di cavalieri che si votarono al Tempio del Signore con queste parole: «Durante il suo splendido regno (l’autore sta parlando di Goffredo di Buglione) alcuni (cavalieri o crociati) decisero di non tornare fra le ombre del mondo, dopo aver così intensamente sofferto per la gloria di Dio. Di fronte ai principi dell’armata di Dio essi si votarono al Tempio del Signore, con questa regola: avrebbero rinunciato al mondo, donato i beni personali, rendendosi liberi di perseguire la purità e conducendo una vita comunitaria, con abiti dimessi, usando le armi solo per difendere le terre dagli attacchi incalzanti dei pagani, quando la necessità lo richiedeva.»

(Simone di St. Bertin, Gesta degli Abati di San Bertino, annali, c. 1140)

FONTI PRIMARIE SU HUGO DE PAGANIS

Una pagina dai diari sulla vita di Gelasio II (nato a Gaeta nell’anno 1060 circa, al secolo con il nome di Giovanni di Gaeta, † deceduto il 29 gennaio del 1119 Abbazia di Cluny), « […] il confratello italiano Hugo de Paganis, dalla città di Nocera vicino Salerno. »

L’ Ordine militare che rendete più illustre il Pontefice di Gelasio, fu quella della milizia dè Templarj, del quale così favella Guglielmo di Tiro nel libro 12. cap. 7. Eodem anno (1118). Hugo de Paganis, et Gaufredus de Sancto Aldemaro. Costantino Gaetani, Comment. in Gelasii II Vitam, 1638.

Il Pontefice Gelasio II, viene sepolto nella stessa Abbazia di Cluny il 29 gennaio dell’anno 1119. Lo stesso monastero di Cluny divenne la più famosa, prestigiosa e sovvenzionata istituzione monastica d’Europa. La maggior influenza cluniacense si ebbe a partire dalla seconda metà del X secolo fino ai primi anni del XII. Il modello di Cluny viene replicato nella chiesa di Santa Reparata a Firenze, dove fu vescovo Gerardo di Borgogna, che aveva avuto modo di vedere il modello nella sua terra di origine. Nel Regno di Sicilia, dove il modello viene metabolizzato nell’architettura siculo-normanna, conosce la sua prima applicazione nel Duomo di Catania, di cui il comparto absidale è il solo resto monumentale tangibile, e nel Duomo di Cefalù con varianti premostratensi e bizantine. Papa Gelasio II (1060 c.-1119) scrive del Maestro Fra Ugone dè Pagani italiano nativo della città di Nocera (1074-1136)

L’ Arcivescovo Guglielmo di Tiro (1130 c.-1186), nel suo libro Historia Belli Sacri Verissima (Storia fedele della Guerra Santa) o Historia Rerum in Partibus Transmarinis Gestarum (Storia delle imprese d’Oltremare), scritto in latino medievale nella seconda metà del XII secolo, ci racconta dettagliatamente la storia del Regno di Gerusalemme e delle prime crociate dall’anno 1095 al 1183. Il libro è la più antica fonte che parla di Hugues dei Pagani (1074-1136), il testo latino in realtà lo chiama semplicemente “Hugo de Paganis Magister militiae Templi primus”.

Hugo de Paganis Magister militiae Templi primus 

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Heinrich Pantaleon, nato a Basilea in Svizzera (1522-1595 Henry Pantaleon, Henrico Pantaleone, Heinri Pantaleon), è stato uno storico, studioso , umanista e medico. Scrive numerose opere di storia e di medicina. Deceduto il 3 marzo 1595, all’età di 72 anni.

Nel libro Militaris ordinis Johannitarum, Rhodiorum aut Melitensium equitum historia scrive: Anno sequenti, qui erat 1130 Hugo de Paganis Templariorum militum Hierosolymis primus magister, qui regis iussu ad occidentales principes pro petèdo auxilio ablegatus fuerar, ingenti multitudine stipatus redijt.

Sicilia e Apulia. Hospitalariorum e Templariorum. Joannitis Hospitalarijs atc Templarijs.

Heinrich PantaleonMilitaris ordinis Johannitarum, Rhodiorum aut Melitensium equitum historia, Basilea, Thomas Guarin, 1581.

Vuilhelmu Calabria ducem geffit, atq cu Anacleto pfeudopontifice magnas contentiones habuit. Qui in Apuiliam delatus, à Rogerio.  L’antico Castello di S. Martino (RC)

Patriarcha atq Hospitalis e Templi magistri. Heinrich Pantaleon (1522-1595) scrive di Hugo de

Il genealogista Filiberto Campanile, nasce a Tramonti in provincia di Salerno (Campania) intorno al 1565. Tra le sue opere di maggior successo editoriale è Dell’armi, overo insegne dei nobili”, pubblicata in tre edizioni nel 1610, nel 1618 e dopo la sua scomparsa nel 1680. Scrive della famiglia Pagana: Documento della Trinità di Venosa, Pagano dè Pagani con la sua consorte Emma Signori di Forenza in Basilicata nell’anno 1084, donano al Monastero due Chiese, che si trovano nel loro territorio di Forenza, la prima si chiama San Giovanni di Sala, la seconda Santa Costantina, le riceve l’abate Berengario. Dalla loro unione nasce Ugone e Disigio. Ugone nell’anno 1117, sotto il Pontificato di Gelasio II, passando in Gerusalemme con Goffredo di Santo Ademaro e altri (l’Arcivescovo di Tiro di questa storia scrive un lungo discorso nei suoi libri della guerra sacra, li chiama nobilissimi e illustri Cavalieri). Ugone crea l’ordine dei Templari, e ne fu il primo Gran Maestro, come scrivono anche Carlo Sigonio, Paulo Emilio, Volaterano e altri. 

Filiberto Campanile, “L’armi, overo le insegne dei nobili” Napoli Tarquinio Longo, 1610, p. 253. “Dell’armi, overo Insegne dei nobili”, scritte dal signor Filiberto Campanile. Ove sono i Discorsi d’alcune famiglie, cosi spente come vive del Regno di Napoli 1610.  Filiberto Campanile (1565 c.-1618c.) genealogia della famiglia di Ugone Pagano (1074-1136) 

Aggiungiamo che la famiglia Pagano ebbe i suoi natali in uno dei feudi di Forenza. Per ora, stando alle ricerche qui inseguite, ci basti sapere che il territorio di Forenza appartenne ai Pagano, Normanni-italiani, fin dall’anno 1100.

Lo storico del Seicento, Marco Antonio Guarini nato a Ferrara (1570-1638), riporta nel suo libro “Compendio Historico” , che Ugo dei Pagani è stato tumulato nella chiesa di San Giacomo a Ferrara. Sostiene che la chiesa sia stata eretta dalla famiglia Pagano o dei Pagani, appena arrivata a Ferrara. Per questo viene sepolto proprio nella chiesa di San Giacomo. Fonte riportata da Bianca Capone Ferrari, Loredana Imperio, Enzo Valentini, nel libro “Guida all’Italia dei templari” (Gli insediamenti templari in Italia, Roma, Edizioni Mediterranee, 1997). Marco Antonio Guarini (1570-1638) scrive di Ugo Pagani sepolto nella chiesa di San Giacomo di Ferrara


1) Essendo sul punto di intraprendere il viaggio oltremare, se dobbiamo credere a Pierre Pithou, detto Chifflet, vendette la sua contea a Thibaut, figlio di suo fratello Etienne, diseredò il figlio Eudes e lasciò incinta la sua seconda moglie; che si era sposato dopo aver licenziato, nel 1104, Costanza, figlia del re Filippo I di Francia, con la quale era imparentato in modo proibito; morì in Terra Santa il 14, e non il 21 giugno, come erroneamente indica il Necrologio di Saint-Claude. Questo è il racconto di Chifflet. Questo Conte Ugo non è il Gran Maestro dei Cavalieri Templari al quale San Bernardo rivolse un’esortazione per i soldati di quell’Ordine; come si può dedurre dal racconto di Guglielmo di Tiro nella sua Storia della Crociata, Libro XII, Capitolo VII, dove dà il cognome di dei Pagani al Gran Maestro del Tempio, che sembra aver avuto Roberto come suo successore. Questo, almeno, appare dal racconto di Guglielmo, Libro XVII, Capitolo I. San Bernardo di Chiaravalle (templiers.net)Appunti di Horstius e Mabillon. Fonti: Abbazia di Saint-Benoit SAN BERNARDO (bibliotheque-monastique.ch)Bernardo di Chiaravalle, Lettera XXXI: A Hugues, comte de Champagne, qui s’était fait Templier en l’an 1125

2) In ogni caso, se volete venire a trovarmi, fatelo al più presto, per non trovare nessun altro, perché io sono molto indebolito e non credo che il mio pellegrinaggio durerà ancora a lungo sulla terra. Dio mi conceda di avere la consolazione di godere della tua dolce e amabile presenza almeno per qualche istante prima di lasciare questo mondo! Ho scritto alla Regina nei termini che desiderate, e sono molto contento dell’elogio che mi fate della sua persona. Salutate a nome mio il vostro Gran Maestro e i vostri confratelli, i Cavalieri Templari, come pure quelli dell’Ospedale, mentre io saluto voi stessi. Vi prego di raccomandarmi, di tanto in tanto, alle preghiere dei reclusi e dei religiosi che mi hanno fatto salutare da voi. Ti prego di essere il mio interprete per loro. Saluto anche con tutto l’affetto dell’anima il nostro caro Girard, che vive da tempo in mezzo a noi e che, si dice, è ora vescovo. San Bernardo di Chiaravalle (templiers.net)A suo zio André, il Cavaliere Templare. Fonti: Abbazia di Saint-Benoit SAN BERNARDO (bibliotheque-monastique.ch)Bernardo di Chiaravalle, Lettera XXXI: A Hugues, comte de Champagne, qui s’était fait Templier en l’an 1125

3) Negli antichi manoscritti il ​​seguente libro ha il titolo: “Prologo di San Bernardo abate sul libro ai Cavalieri del Tempio. » E dopo il prologo leggiamo: “Capitoli in lode della novella. milizia! » Sono tredici, come nelle nostre edizioni dove abbiamo mantenuto i titoli secondo il pensiero dell’autore. Geoffroy, parlando di questo libro, nella sua Vita di San Bernardo, libro III, capitolo VIII, lo chiama “Discorso di esortazioni ai Cavalieri del Tempio”, e aggiunge “che nessuno fu più fedele di San Bernardo nel raccomandare e attraverso il suo consiglio, rende facile una vita pia, qualunque sia la carriera che si sceglie. » Possiamo quindi dare a questo libro il seguente titolo: Libro ai Cavalieri del Tempio, in lode della loro nuova milizia.  Sebbene il prologo di questo libro sia indirizzato solo «a Ugo, soldato di Cristo e maestro della milizia di Cristo», è tuttavia destinato al gran maestro di questa milizia e a tutti i suoi membri. Furono chiamati Cavalieri del Tempio perché re Baldovino diede loro, in linea di principio, alloggio nei pressi del Tempio di Gerusalemme, secondo il resoconto di Guglielmo di Tiro che, nel suo libro XII, capitolo VII, ne riporta la creazione nell’anno 1118.  Cavalieri del Tempio che ebbero come primo maestro Ugo dei Pagani, come riportato dallo stesso Guglielmo di Tiro, nel suo capitolo ventiseiesimo, libro XIII . È a questo stesso Hugues, priore della santa milizia, che è indirizzata la seconda lettera di Hugues, prevosto della Grande-Chartreuse , e al quale San Bernardo dedicò il libro seguente: non va confusa con un altro Hugues che fu conte di Champagne prima di diventare Templare, come vediamo dalla trentunesima lettera di San Bernardo indirizzata a quest’ultimo. Hugues des Païens, primo gran maestro della santa milizia, ebbe come successore nel 1136, un soldato tanto distinto quanto coraggioso, nobile per costumi quanto per nascita, di nome Roberto di Borgogna, originario dell’Aquitania, come possiamo vedere vedi in Guglielmo di Tiro, libro XV, capitolo VI, che parla di lui ancora all’inizio del libro XVII . Sembra che sia stato Evrard a succedere a Robert; Pietro il Venerabile gli scrisse una lettera che è la ventiseiesima del libro VI . LIBRO DI SAN BERNARDO AI CAVALIERI DEL TEMPIO LODE DELLA LORO NUOVA MILIZIA. (https://www.bibliotheque-monastique.ch/bibliotheque/bibliotheque/saints/bernard/tome02/templiers/templiers.htm) – Fonti: Abbazia di Saint-BenoitLETTERA CCVII. A RUGGERIO, RE DI SICILIA. (https://www.bibliotheque-monastique.ch/bibliotheque/bibliotheque/saints/bernard/tome01/lettres/207-253/lettre207.htm#_Toc53147285) – L’anno 1139 San Bernardo loda la sua munificenza verso i religiosi che gli ha inviato. Vi mando il religioso Bruno, che è stato per lungo tempo mio compagno fedele e inseparabile, e che oggi diventa padre di numerosi santi religiosi poveri secondo il mondo e ricchi in Gesù Cristo. Ti prego di estendere a lui gli effetti della tua regale liberalità, per aumentare il numero degli amici che ti accoglieranno nei tabernacoli eterni. Del resto ritengo che tutto quello che fai per lui sia fatto per me, dato che ho la responsabilità di provvedere a tutto ciò che gli manca; Mi trovo tanto più giustificato a rivolgermi a te questo pover’uomo di Gesù Cristo, in quanto la tua borsa è un po’ più fornita della mia. LETTERA CCIX. ALLO STESSO PRINCIPE. (https://www.bibliotheque-monastique.ch/bibliotheque/bibliotheque/saints/bernard/tome01/lettres/207-253/lettre207.htm#_Toc53147288).

4) https://www.auditorium.info/wp-content/uploads/Ugo%20de%20Pagano.pdf

Cav. Vincenzo Guerrisi Primus Magister del Sovranato di Malta della famiglia d’Angiò. Per informazioni inviare mail a: assculturaledrguerrisi@gmail.com . L’Associazione si occupa di Storia, Cultura, Genealogia, Cavalieri di Altanum, Cavalieri Templari, Altavilla, d’Angiò, Rodi e Malta.

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