Articolo del 1968 sul nuovo ospedale di Polistena

Sarà ultimato entro il 1968 il nuovo ospedale di Polistena

Il nosocomio sarà dotato di moderne attrezzature sanitarie — 128 posti letto — 500 milioni il costo dell’ edificio — Si prevede una costruzione di cinque piani

Polistena, 26 – Polistena uno dei grossi centri della Piana reggina, avrà fra qualche anno uno dei più grandi e moderni ospedali della provincia e forse non è esagerato dire della regione. I lavori proseguono a ritmo serrato per cui si ritiene che entro il prossimo anno l’opera potrà essere completata e che al più tardi entro il primo semestre del 1969 possa entrare in funzione. E’ una costruzione imponente. Le linee architettoniche prettamente moderne danno al grande manufatto quella sobrietà e quella snellezza che simili costruzioni esigono.

Superate le beghe politiche, l’amministrazione ospedaliera si è orientata per l’acquisto del locale in precedenza segnalato: località <<Musitano>>, alle porte del paese e a poche decine di metri dall’ attuale ospedale. Detta località <<Musitano>> è un’amena collina in periferia, in un luogo però accessibilissimo sia proveniente dalla nazionale che dalla provinciale, via che una volta ultimati i lavori dell’ ospedale il Comune dovrà provvedere ad asfaltare.

Il luogo è ben esposto, un altipiano che si trova fuori della zona di incremento edilizio ed ha, pertanto la possibilita di conservare anche in futuro la tranquillità attuale, tranquillità necessaria, per altro, alla vita dell’ ospedale stesso. Abbiamo detto che posti migliori l’amministrazione avrebbe potuto trovarne, ma non avrebbe però trovato una simile facile e svelta accessibilità per cui l’ospedale ci avrebbe rimesso moltissimo.

L’attuale progetto dell’opera è dell’ing. Gianfrancesco Amendolea il quale ha apportato notevoli e sostanziali modifiche al progetto originario del quale i polistenesi per molto tempo hanno avuto modo di ammirare, in una vetrina del centro – prima – e nell’ ingresso dell’ospedale – dopo il plastico. Il nuovo progetto prevede una costruzione a cinque piani (contro i tre originari) ed una più razionale strutturazione dei vari reparti. L’intera costruzione occupa 2000 metri quadrati di terreno ed è circondata da un’ area (che verrà adibita per i vari parcheggi, per i viali, per le zone destinate al verde, per la passeggiata ecc) di ben 17.000 metri quadrati.

La parte architettonica è stata curata dall’architetto Luigi Giffone, esperto in architettura ospedaliera per aver lavorato in questo specifico ramo per un periodo di oltre un lustro nelle lontane Americhe. Suo il progetto della altissima stele che sarà costruita in ferro battuto e che posta all’ ingresso dell’ ospedale simboleggerà la missione medica, suoi i disegni dei bassorilievi che andranno ad ornare alcune pareti esterne della costruzione.

Il costo complessivo della opera (solo costruzione) sarà di mezzo miliardo, ma è una spesa più che giusta ove si consideri che l’ospedale di Polistena servirà una zona vastissima anche se molti centri vicini (Rosarno, Cittanova, Gioia Tauro, Palmi, Taurianova, Oppido Mamertina) hanno già o avranno in seguito l’ospedale.

C’è da aggiungere che presso l’ospedale civile <<Santa Marina degli Ungheresi>> in atto (ma lo sarà anche dopo) si riversano gli ammalati di diversi comuni. Tutti i paesi dell’ entroterra preaspromontano trovano molto più conveniente ricoverarsi a Polistena. Anche per motivi logistici.

Il centro è, infatti, collegato con tutti i paesi della zona da diverse corse di autolinee. Ma non e certamente solo questo il motivo del continuo <<pienone>> del nosocomio.

<<Operarsi è questione di fiducia e il prof. Monticelli riscuote fiducia cieca in tutto il circondario grazie alla sua competenza, serietà, dedizione>> Cosi ci dichiarava il degente Domenico Montagnese durante la nostra recentissima visita all’ ospedale polistenese. Durante tale visita – accompagnati dal presidente (già commissario prefettizio) marchese cav. Orazio Giffone e dall’ economo prof. Masseo – abbiamo visto chiaramente come il vecchio ospedale già dimenticato dalla popolazione del circondario, grazie soprattutto alla fiducia meritatamente acquisita dal prof. Elio Monticelli ed agli sforzi suoi e della amministrazione, oggi sia diventato centro di cura ricercatissimo.

Sono eloquenti i dati statistici sulla funzionalità del nosocomio durante il 1966 dati che saranno largamente superati nel corrente anno: 26967 giornate di degenza; 3316 ricoverati. Tutto ciò grazie all’attrezzatura di primordine (il dott. Monticelli ci ha fatto vedere – tra l’altro – costosissimo quanto moderno apparecchio di rianimazione che in Calabria non ha ancora nessun ospedale, nè tanto meno la clinica dell’università di Messina), ai continui lavori di ammodernamento e di ampliamento (i posti-letto da 30 sono stati portati ad 85) voluti principalmente dal presidente della amministrazione dell’ ospedale, cav. Giffone il quale da cinque anni si prodiga con ammirevole spirito altruistico nello intento di migliorare sempre più il nosocomio, ma principalmente, ripetiamo, grazie al valore del primario-chirurgo prof. Elio Monticelli il quale richiama a Polistena ammalati da fuori provincia e anche da fuori regione.

All’ospedale <<Santa Marina degli Ungheresi>> di Polistena indubbiamente da cinque anni a questa parte si sta assistendo ad un vero miracolo organizzativo. Bisogna rendere atto a tutti i valorosi dirigenti i quali – ognuno nel proprio settore – stanno dimostrando quello che vogliono e possono fare.

Appunto perchè ricercatissimo il nosocomio polistenese non può sottrarsi a quella che è diventata quasi una legge generale per tutti i maggiori (e migliori) ospedali italiani, la sovrappopolazione. E’ dunque all’ordine del giorno trovare letti addossati uno all’altro, ciò proprio perchè l’organizzazione funziona come un orologio e si fanno operazioni difficili con brillanti e positivi risultati. Non si poteva, pertanto, continuare ad ospitare un ospedale che nella zona (e nella provincia reggina oltre che in una vasta zona della limitrofa provincia di Catanzaro) va certamente per la maggiore. In un fabbricato angusto ed inadeguato ai tempi oltre che alla nuova legge sugli ospedali.

Da qui la necessità della costruzione del nuovo nosocomio per il quale l’amministrazione dello stesso ospedale – sostenendo ingenti sacrifici finanziari – ha suo tempo acquistano il suolo. Abbiamo già detto che sarà quanto di più moderno e razionale si possa immaginare. Intanto offrirà una disponibilità di 128 posti letto (che, però, all’occorrenza possono addirittura raddoppiarsi) . Si aggiunge inoltre che si avrà la possibilità di fare uso dei mezzi più moderni in fatto di tecnica ospedaliera, dagli ascensori speciali per sostenere gli ammalati sulle lettighe, alle cucine automatizzate, ai lavaggi, agli impianti di riscaldamento, ai condizionatori di aria, all’ impianto centrale per la distribuzione dell’ ossigeno agli aventi bisogno.

Ci saranno reparti completamente autonomi per la maternità, di isolamento, ambulatori, due sale operatorie e tutto ciò che serve ad un ospedale di primaria importanza. Le autoambulanze percorrendo un senso unico verranno immesse nell’ interno dell’ edificio entrando da un lato e uscendo dall’altro. I servizi saranno ospitati dal seminterrato che si aggiunge ai cinque piani dell’edificio. Il progetto è concepito in modo da poter essere ulteriormente ingrandito con l’allungamento di una ala. Tutte le corsie sono esposte a mezzogiorno e solo gli uffici e i servizi non potranno essere sempre allietati dal sole. Questo sarà presto il grande ospedale di Polistena, ormai è una realtà imminente un sogno accarezzato per qualche tempo che si sta tramutando in concreta realtà. E ciò per il bene non solo di Polistena ma di tutto il suo vasto circondario.

Umberto Di Stilo

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